Originariamente considerata un antistaminico di prima generazione, studi successivi hanno chiarito che la niaprazina non possiede affinità rilevante per i recettori H1 o muscarinici. Il suo meccanismo è invece legato a un antagonismo selettivo dei recettori adrenergici α1 e serotoninergici 5-HT₂A. In vitro, la niaprazina presenta un’alta affinità per i recettori α1 (Ki≈77 nM) e 5-HT₂ (Ki≈25 nM), mentre è quasi inattiva su D₂, α₂, β-adrenergici e H1. Il principale metabolita, la para-fluorofenilpiperazina (pFPP), non contribuisce all’azione sedativa e può invece esercitare effetti serotoninergici a dosi elevate. In linea con il suo profilo farmacologico, la niaprazina depleta temporaneamente noradrenalina e dopamina cerebrali nei roditori, contribuendo all’effetto calmante senza gli effetti extrapiramidali tipici di antipsicotici tradizionali.
La niaprazina trova indicazione principale nei disturbi del sonno, soprattutto in ambito pediatrico, ma anche in altre condizioni caratterizzate da agitazione psicomotoria o difficoltà comportamentali associate al sonno. Gli usi clinici più rilevanti includono:
Insonnia infantile: numerosi studi clinici controllati hanno confermato l’efficacia della niaprazina nei neonati e nei bambini con risvegli notturni frequenti o difficoltà ad addormentarsi. Ad esempio, uno studio controllato randomizzato ha confrontato niaprazina a dose di 1 mg/kg/die con placebo in 36 bambini da 6 mesi a 6 anni affetti da insonnia. Il farmaco ha significativamente ridotto i risvegli e facilitato l’addormentamento. È stata osservata una risposta positiva affidabile nei casi trattati con niaprazina, senza effetti avversi rilevanti. Dati simili emergono da revisioni sistematiche sul trattamento dell’insonnia infantile, che rilevano un certo beneficio dei farmaci sedativi nel breve termine, pur sottolineando la necessità di strategie comportamentali a lungo termine. In confronto ad altri sedativi, studi controllati mostrano risultati comparabili o leggermente migliori per la niaprazina nei risvegli notturni infantili: ad esempio, hanno riportato esiti simili tra niaprazina e un ansiolitico benzodiazepinico, con la niaprazina lievemente più efficace nel ridurre i risvegli.
Disturbi del sonno associati a patologie neuroevolutive: in bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD) e altre disabilità neurologiche, la niaprazina è stata impiegata per migliorare il sonno e alcuni aspetti comportamentali. In uno studio aperto su 25 bambini con ASD, niaprazina (1 mg/kg/die) ha determinato un miglioramento nel 52% dei casi, riducendo iperattività, instabilità dell’attenzione, ansia lieve, aggressività etero- o auto-diretta e problemi del sonno. Anche in questo contesto è stato riportato un profilo di buona tollerabilità, senza effetti collaterali significativi. Per tali ragioni si propone la niaprazina come opzione terapeutica di prima scelta nei bambini autistici con insonnia o disturbi comportamentali correlati.
Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD): alcuni case reports suggeriscono che la niaprazina possa alleviare sintomi di iperattività e impulsività nei bambini con ADHD, anche quando associato ad ansia o disturbi del sonno. Sebbene manchino studi clinici ampi in questo ambito, esperienze cliniche indicano che l’effetto sedativo della niaprazina può favorire il controllo comportamentale in questi pazienti.
Ansia e agitazione psicomotoria: il profilo farmacologico della niaprazina (blocco α1/5-HT₂A) le conferisce potenziali proprietà ansiolitiche. Uno studio sperimentale recente ha dimostrato che trattamenti acuti di niaprazina nei topi aumentano la tolleranza allo stress e riducono comportamenti ansiosi, senza compromettere significativamente l’attività esplorativa. Ciò apre scenari per l’uso di niaprazina in situazioni di ansia moderata o agitazione, anche in ambito pediatrico (ad es. ansia pre-procedurale), sebbene siano necessari ulteriori dati clinici.
Dal punto di vista farmacocinetico, la niaprazina viene somministrata per via orale (in genere come sciroppo) e ha un’emivita di eliminazione di circa 4–5 ore. La somministrazione serale è quindi sufficiente a garantire sedazione per la notte. Non sono riportati accumuli rilevanti in somministrazioni croniche nei bambini. Data la bassa affinità per i recettori della dopamina e per i canali colinergici, la niaprazina non induce effetti extrapiramidali né manifestazioni anticolinergiche gravi a dosi terapeutiche. Di contro, l’azione anti-α1 può causare ipotensione ortostatica lieve e tachicardia compensatoria. Nel complesso il profilo è considerato favorevole soprattutto rispetto a sedativi più potenti o con maggior rischio di abuso.
La niaprazina è generalmente ben tollerata. Negli studi non sono stati osservati effetti collaterali significativi nei bambini trattati, confermando la buona sicurezza a breve termine. I principali effetti indesiderati segnalati in letteratura comprendono sedazione eccessiva, sonnolenza diurna, ipotensione ortostatica, tachicardia e sintomi anticolinergici lievi (stipsi, ritenzione urinaria, secchezza delle fauci).
L’incidenza complessiva è risultata inferiore rispetto a quella di molti altri sedativi o ansiolitici usati in pediatria. Non sono descritti fenomeni di tolleranza o dipendenza alle dosi terapeutiche comunemente usate. Grazie al profilo sedativo leggero, la niaprazina non compromette gravemente le attività diurne o cognitive, pur inducendo un gradevole effetto calmante.
Fino al 2012 la niaprazina era disponibile in Italia sotto forma di sciroppo commerciale (nome in commercio Nopron). Dopo il ritiro del prodotto per questioni produttive, è possibile la preparazione di sciroppo galenico magistrale su prescrizione medica. Attualmente la niaprazina è dunque reperibile come preparato galenico, allestito in farmacia dietro ricetta medica ripetibile, per trattare i casi selezionati di insonnia nei bambini. La posologia tipica pediatrica è di 1–2 mg/kg per dose serale, limitando il trattamento a brevi periodi sotto supervisione medica.
Per chiudere, al fine di niaprazina sciroppo galenico, è necessaria una prescrizione medica. Alcune farmacie, come quelle aderenti al nostro circuito, possono preparare il farmaco su richiesta, seguendo le indicazioni del medico. La preparazione richiede generalmente 24-48 ore e può essere realizzata in diverse quantità, in base alle necessità del paziente. È importante non richiedere quantitativi eccessivi, data la limitata stabilità del farmaco.
Il costo della niaprazina sciroppo è determinato dal farmacista in base alla Tariffa Nazionale dei Medicinali. Inoltre, il prezzo è fiscalmente detraibile, come tutti i farmaci galenici. È consigliabile consultare il proprio farmacista per informazioni dettagliate sui costi e sulla disponibilità del farmaco.
In caso di dubbi o necessità di ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi in fondo alla pagina per individuare le farmacie in grado di preparare la niaprazina sciroppo.
La niaprazina si conferma un farmaco utile principalmente nei disturbi del sonno nei bambini, in particolare quando si voglia evitare sedativi più forti o farmaci con abuso potenziale. La sua efficacia nel ridurre i risvegli notturni e nel facilitare l’addormentamento è ben documentata nei trials clinici pediatrici. Parallelamente, il profilo di sicurezza è positivo, con minimi effetti collaterali significativi. Inoltre, impieghi off-label (in autismo, ADHD, ansia) ne estendono l’utilità come “sedativo comportamentale” nel bambino iperattivo o ansioso.
In conclusione, la niaprazina rimane una risorsa valida nella terapia dell’insonnia infantile e di alcuni disturbi comportamentali associati al sonno, a patto di utilizzarla con cautela e sotto controllo medico.
Rossi P.G., Posar A., Parmeggiani A., Pipitone E., D’Agata M. Niaprazine in the treatment of autistic disorder. Journal of Child Neurology (1999). DOI: 10.1177/088307389901400814.
Trebesova H., Monaco M., Baldassari S., et al. Unveiling Niaprazine’s Potential: Behavioral Insights into a Re-Emerging Anxiolytic Agent. Biomedicines (2024). DOI: 10.3390/biomedicines12092087.
Scherman D., Hamon M., Gozlan H., et al. Molecular pharmacology of niaprazine. Progress in Neuropsychopharmacology & Biological Psychiatry (1988). DOI: 10.1016/0278-5846(88)90093-0.
Ramchandani P., Webb V., Stores G. A systematic review of treatment of settling problems and night waking in young children. Western Journal of Medicine (2000). DOI: 10.1136/ewjm.173.1.33.
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